20.02.21
Mi arriva Case di Gilda Policastro, un bel rettangolo di prosa pieno di voci, vociare di frasi a incastro, che per scorrere scorrono, anche se a volte a rimbalzo anche s’inciampano. è come si trattasse di prelievi, mi pare, agglutinati, non una pasta uniforme, e nemmeno un testo corale, ma un continuo risintonizzarsi denso, ogni tanto sfumato e a volte spezzato. Decido allora di darlo a molte voci, e di tentare un morphing, una serie di metamorfosi vocali dall’una all’altra, come si riprendessero, si trasformassero ambiguamente. Questo anche in queste voci sintetiche è da notare: si prestano alla manipolazione genetica, possono facilmente scivolare l’una nell’altra, modellarsi come fossero la voce di chiunque: sovrapposte manifestano perfettamente l’idea di un vociare freddo, numerico, twittico; isolate invece danno alla frase una strana forma di assolutezza, come la stampassero appunto in uno spazio privo di riverberi. Similmente con il suono che le accompagna, una cosa con le bolle che a volte però è un ventilatore a pale, altre invece un grigliare non definito. E tutto a saltare nell’altro, poco a poco trasportando i timbri ad incrociarsi piatti. Noto nell’estratto «lo spumantino naptime&fake husband in Mars Harbour Bahamas le stories imparziali i commenti proletari » l’incapacità assoluta di Giorgio, Bianca, Alessandra e Luca di pronunciare correttamente l’inglese (fatta eccezione per Bahamas). Il risultato è una cantilena incollata che trovo splendida, da cui emerge, ancora più forte «i commenti proletari». La casa di Sergio Endrigo apre e chiude a citazione, all’inizio come un disco che rallenta per fermarsi, alla fine a completare lo zero, e poi sgranandosi à plat in un abbaglio, così.
Poet Douglas Kearney and composer/producer/drummer Val Jeanty link up for a a compelling LP that feels like the written word come to life. Bandcamp New & Notable Mar 30, 2021