17.02.2021
Un’amputectura di Fabio Teti, un testo nuovo, ma tratto dalla serie dal medesimo nome, in costruzione, che da tempo mi rileggo. E già avevo pensato all’idea di una sonorizzazione. Qui c’è un blocco di prosa ritmicamente molto ricco, in rapporti di fase, stacchi paronomasici, e un incedere continuo (a drone – sia quello che vola che quello che si accorpa le onde in un tunnel di suoni – il verme). Decido di lavorare a una voce inumana, pienamente ambivalente nel genere, ma anche con ascessi nel grave e nell’acuto che sfondano puramente nello xeno, al contempo ansiogeno e comicamente patetico. E questa voce si sarebbe potuta sedere su di un gran bourdon, un drone appunto che faccia il verme nello spazio-tempo come la scia che ci precede all’estinzione. Ma, a contrappunto, ho scelto di darle un’iper-vitalità ritmica, che inchiodi l’impasto tremolante della voce. Quindi un martellamento veloce e sfasato asciuga questo incedere, cloudico e claudicante, proprio fast and furious a mille mila miliardi di kilobyte per secondo-luce a faccia contro il firewall di un data-center che nemmeno c’è. Dietro, comunque, il verme si dimena e romba rotondo e con le spine, in attesa di una prossima frittura.
Poet Douglas Kearney and composer/producer/drummer Val Jeanty link up for a a compelling LP that feels like the written word come to life. Bandcamp New & Notable Mar 30, 2021